ENURESI NOTTURNA: PERCHE’ MIO FIGLIO FA ANCORA LA PIPI’ A LETTO?
Che cos’è l’enuresi?
L’enuresi notturna è l’emissione involontaria di urina durante il sonno. Questo disturbo si manifesta nei bambini che hanno un’età maggiore di cinque o sei anni. Quando il fenomeno non viene risolto spontaneamente è necessario intervenire: con specifiche strategie di intervento è possibile risolvere il problema in via definitiva. Infatti, spesso l’enuresi è sintomo di disagio che costringe il bambino a regredire in una fase di sviluppo antecedente.
Cosa può influenzare l’insorgenza dell’enuresi?
Il mondo del bambino è rappresentato dalla ricerca di “certezze e sicurezza”. Un cambiamento significativo quali l’ingresso a scuola, la separazione da un genitore, un trasloco in una nuova città o ancora la nascita di un fratello o sorella possono essere percepiti dal bambino come eventi che minano proprio le sue sicurezze quotidiane, fino a determinare conseguenze quali ad esempio, l’enuresi.
Cosa possiamo fare?
Siamo consapevoli che non si tratta di un comportamento volontario del bambino; eppure, quando questo succede una o più volte nel cuore della notte è difficile non arrabbiarsi e non perdere la pazienza. Talvolta, intimidendo ancora di più nostro figlio. Nella risoluzione di un problema è necessario utilizzare le strategie giuste ed evitare di reiterare copioni comportamentali che non hanno prodotto esito positivo, altrimenti, il rischio è proprio ottenere gli effetti peggiori nonostante le migliori intenzioni.
Innanzitutto, bisogna avere ben chiara la situazione:
Per avere chiaro se si tratta di un problema di enuresi, dobbiamo innanzitutto accertare che il bambino sia fisiologicamente pronto a controllare la vescica, altrimenti sarà utile educarlo ad una sistematica educazione minzionale durante il giorno affinché sia in grado di controllare la vescica anche durante la notte. Per accertare se è un problema di enuresi oppure di controllo della vescica è necessario attenzionare il comportamento del bambino:
- Succede solo di notte oppure anche di giorno?
- Va al bagno appena sente lo stimolo oppure attende l’ultimo istante?
- Svuota completamente la vescica oppure no?
- Urina troppo spesso?
- Stringe le gambe come se volesse trattenerla?
- Troviamo le mutandine bagnate?
Se dall’indagine ipotizziamo che si tratti di enuresi notturna è bene tenere a mente che è un fenomeno transitorio e risolvibile, ma può richiedere tempo. Sarà necessario, dunque, non deridere o colpevolizzare il bambino.
Consigli utili:
Ciò che per noi adulti è ovvio e di poca importanza, per un bambino che sta scoprendo sé stesso, gli altri e il mondo è essenziale.
- Partiamo dunque, dalla conoscenza del proprio corpo e in particolare, della vescica, com’è fatta? come funziona? Possono essere utili disegni da colorare e descrivere nonché l’uso dei suoi giochi.
- Se il bambino si rifiuta di andare in bagno nel momento in cui sente lo stimolo, può essere utile programmare diversi momenti della giornata per andare in bagno.
- Inoltre, per renderlo consapevole della sua abilità di controllare la vescica, possiamo abituarlo a contare prima di iniziare ad urinare e invitarlo ad aspettare che tutta la pipì sia uscita prima di lasciare il bagno.
“…educare significa allevare degli inventori, bambini con la voglia di sperimentare, creare, dei veri anticonformisti.”
Piaget