“…La casa è sempre un disastro, non mi è possibile uscire in compagnia di mio figlio perché mi fa vergognare in quanto urla, dice parolacce, sputa agli altri bambini ed è capace di picchiarli senza darmi il tempo di intervenire; non posso nemmeno uscire senza di lui, perché nessuno vuole tenerlo, né mio marito né mia madre dottoressa, non so come fare. Sono disperata; devo essere stata una pessima madre per aver cresciuto un bambino così…”.
La valutazione su ciò che è giusto o meno fare dipende anche dall’educazione e dalle spiegazioni che i genitori danno ai figli riguardo a determinate situazioni. Molte ricerche hanno dimostrato come in genere i bambini fisicamente aggressivi hanno avuto genitori fisicamente punitivi che hanno impartito loro la disciplina mediante un modello aggressivo, con urla, schiaffi e percosse. Questi genitori hanno spesso avuto a loro volta genitori fisicamente punitivi. È così che si dà vita al cosiddetto “trauma transgenerazionale”. Il comportamento punitivo può giungere fino al maltrattamento e, sebbene la maggior parte dei bambini maltrattati non sviluppi comportamenti criminali o non si trasformi in un genitore che maltratta i propri figli, il 30% finisce per adottare comportamenti violenti (Myers, 2009). Il bambino deve essere considerato un teorizzatore attivo e agente, infatti, lungo tutta la sua fase evolutiva ci sono influenze reciproche tra lui e la sua famiglia, e di tutto il sistema sociale di riferimento. Alcuni bambini possono influenzare direttamente i genitori, altri invece possono subirne i comportamenti inconsueti secondo uno schema di influenza reciproca indiretta: ad esempio un genitore irritabile, può direzionare la sua irritabilità nel bambino, e quest’ultimo verrà considerato difficile. Ma non sempre un bambino aggressivo e irrequieto vive o ha vissuto una vita familiare violenta, spesso infatti, il problema insorge nelle famiglie molto permissive e poco rigorose, facilmente in queste famiglie i ruoli si confondono e i genitori divengono sottomessi delle regole, dei ricatti e dei capricci dei figli incapaci di “disobbedire ai loro figli questi genitori sono vittime che si disperano e tentano di ripristinare l’ordine attraverso azioni affettuose e amorose che invece di risolvere le criticità le consolidano, rimandando involontariamente ai figli di essere ancora una volta ai loro ordini.
- La consulenza strategico-sistemica ed in particolare il Parent Coaching sono interventi immediati e risolutivi, che partono dall’identificazione delle problematiche che innescano un malessere condiviso e dei continui conflitti. Con pochi incontri è possibile fornire delle soluzioni pratiche di problem solving che consentano di affrontare tempestivamente le problematiche riscontrate, che si tratti di difficoltà tra i coniugi o nella decisione di un’unica azione educativa nonché di gestione dei figli.
Se le soluzioni adottate fino ad oggi non hanno ottenuto risultati positivi, potrebbe essere arrivato il momento di cambiare la tua tentata soluzione ridondante che risulta essere disfunzionale.